Palermo è la meta perfetta per un weekend all’insegna di cibo siciliano, storia e mare, il tris perfetto che caratterizza a pieno quasi tutte le città della Trinacria. In questo articolo troverete qualche informazione, abbastanza sintetica ed essenziale, su come girare la città e su cosa vedere in 2 giorni, ma soprattutto troverete consigli (che ci hanno dato amici palermitani) su cosa e dove mangiare a Palermo. Siete pronti per una maratona di cibo all’insegna delle bontà sicule? Se sì, questo è l’articolo che fa per voi!
Come Muoversi
Tra le città siciliane, sicuramente Palermo (insieme a Catania) è quella che più facilmente si presta ad una visita di pochi giorni fatta durante il weekend, perché ben connessa al resto d’Italia e d’Europa con il suo aeroporto. Raggiungere Palermo in aereo è un gioco da ragazzi: l’aeroporto di Punta Raisi dista poco più di 30km dal centro di Palermo a cui è ben connesso con un treno che in 50 minuti e con 5,90€ vi porta a Palermo Centrale (con varie fermate intermedie, tra cui Palermo Palazzo Reale).
Spostarsi dentro Palermo invece è molto semplice perché il centro della città si gira comodamente a piedi. Se siete interessati esplorare i dintorni, in un’oretta di autobus si arriva sia alla spiaggia di Mondello che a Monreale.



Cibo imperdibile
Come ogni weekend siciliano che si rispetti, anche il nostro è stato all’insegna del cibo: una maratona di 48 ore in cui abbiamo assolutamente dovuto mangiare la qualunque. Devo dire che ci siamo molto impegnati (che squadra!) e non siamo minimamente rimasti delusi dall’offerta di Palermo, che ci ha aiutati a guadagnare un paio di chili in un paio di giorni.
Iniziamo con lo street food: sicuramente i tre famosissimi mercati che si trovano nel cuore di Palermo sono i padroni indiscussi del cibo da strada. Il mercato del Capo, Vucciria e Ballarò oltre ai classici banchi di frutta e verdura, sono costellati di banchetti e di piccoli locali che offrono, a chiunque capiti sotto tiro, pesce fresco, pane e panelle, panzanelle, caponate, sfincioni e tanto altro.
Se invece avete voglia di sedervi in un luogo meno caotico ma altrettanto movimentato, vi consigliamo l’Antica focacceria San Francesco e Franco U’ Vastiddaru, dove potete provare anche il famoso pani câ meusa (ovvero il panino con la milza). Ovviamente non mancano mai le arancine (a Palermo le chiamano così), figuriamoci!
Per una cena a base di cibo palermitano ogni osteria ha la sua buona dose di caponata, pasta alla norma e pasta alle sarde! Noi ci siamo trovati molto bene all’Osteria Mangia e Bevi, ma anche la Trattoria Ferro di Cavallo è molto quotata. Se avete voglia di un mix siculo etnico, allora MoltiVolti è il locale che fa per voi! Si tratta di un’impresa sociale che si occupa di ristorazione (con un buonissimo menù che unisce i sapori siciliani a quelli mediorientali ed africani), ha uno spazio di coworking e un’associazione no-profit.
Passiamo al mio capitolo preferito: i dolci! Ovviamente la Sicilia non ha bisogno di presentazioni tra granite con brioches, cannoli, cassate, iris, e chi più ne ha più ne metta. Ma dove mangiare cosa?
Dopo aver degustato varie granite possiamo dire che abbiamo molto apprezzato quella di Casa Stagnitta, rigorosamente con brioches. Sapete quale è la challenge per i non siciliani? Essere abbastanza bravi da finire brioches e granita nello stesso identico momento. Io non ci riesco mai!
Per quanto riguarda la pasticceria invece, abbiamo adorato l’Antica Dolceria di Santa Caterina collocata nel chiostro dell’omonima chiesa. Mangiare un cannolo o una cassata infornata in un chiostro pieno di fiori ed alberelli, davanti ad una fontana, mentre si fa pausa dal caldo della città è qualcosa di incredibile. E i dolci sono pazzeschi: quei cannoli hanno conquistato il mio cuore!



Cosa vedere
Gironzolare per Palermo un weekend è veramente piacevole, e due giorni sono il giusto compromesso tra delle belle passeggiate nei quartieri centrali e la visita delle chiese e dei palazzi più celebri. Oltre al giro del centro storico della città, in un tour di Palermo non possono sicuramente mancare: la visita della Cattedrale di Palermo e del suo tetto (al prezzo di 8 euro), che vi condurrà su una passerella proprio accanto alla cupola e vi permetterà di godere di una bellissima vista su tutta la città. Nel centro storico entrate dentro alla chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, proprio accanto all chiesa di San Cataldo, per vedere i mosaici che ricoprono le volte delle navate; per dei mosaici ancora più suggestivi, visitate la Cappella Palatina situata dentro al Palazzo dei Normanni (qui le informazioni e prezzi dei biglietti). Un altro luogo imperdibile è il chiostro della chiesa di San Giovanni degli Eremiti (il biglietto d’ingresso costa 6 euro), veramente suggestivo!
Passeggiate fino al lungo mare per vedere il grande ficus dentro al Giardino Garibaldi ed il murales dedicato a Falcone e Borsellino.
Negozietti adorabili
Palermo ha un animo artigiano, ed il quartiere Kalsa ne è la prova! Infatti è pieno zeppo di botteghe ed atelier di artisti ed artigiani che fabbricano vendono i loro prodotti. Il negozietto che ci ha più incuriosito tanto da diventare il preferito del weekend è stata la mini libreria di illustrazioni Ideestorte in vicolo Paternostro, una via piena di negozi molto belli! Piccola curiosità: tantissime botteghe fanno parte di ALAB associazione liberi artigiani-artisti Balarm (che è l’antico nome di Palermo!)
Il nostro piccolo tour di 2 giorni a Palermo è finito! Se volete saperne di più su tutti i nostri articoli che riguardano viaggi in Italia seguite questo link.






