Con le sue montagne e i suoi vasti campi di risaie, il Laos si presenta come un’estesa macchia verde a chi lo guarda affascinato dal finestrino di un aereo. E’ un paese relativamente incontaminato dall’arrivo del turismo (per ora) che mantiene ancora le sue affascinanti tradizioni religiose e i suoi ritmi lenti accompagnati dallo scorrere del fiume Mekong. Un detto locale recita: “I Vietnamiti piantano il riso, i Cambogiani lo guardano crescere e i Laotiani lo ascoltano“. Sfido chiunque non sia mai stato in Laos a conoscere questo detto, e chiunque ci sia già stato a dimenticarselo!
Seguite questo link per tutti i nostri articoli sul Sud Est Asiatico!
Come muoversi
Il Laos è facilmente raggiungibile in aereo atterrando negli aeroporti di Luang Prabang o Vientiane (la capitale del Laos). Per risparmiare potrebbe convenire fare scalo a Bangkok o ad Hanoi, giustificando anche la scelta di fare un viaggio che comprenda anche la Thailandia o il Vietnam.
Per muoversi da una città all’altra si possono prendere degli autobus, prenotabili in loco in qualsiasi albergo, ostello, ristorante, agenzia turistica. I viaggi in autobus sono generalmente economici, lunghi, e scomodi (ricordo come un’incubo il viaggio che ci ha portato da Luang Prabang e Vang Vieng, ma in mancanza di alternative bisogna adattarsi). Se soffrite i mezzi pubblici portatevi una buona dose di farmaci o rimedi naturali contro il mal d’auto perché ne avrete di bisogno!
Dentro le città è possibile raggiungere qualsiasi meta in tuk-tuk. Gli autisti di tuk-tuk sono ovunque e tentano sempre di avvicinare i turisti ipnotizzandoli con i loro mantra che recitano le attrazioni del posto (“WATER FALLS” e’ un grande classico in Luang Prabang). Mi raccomando informativi bene sul prezzo della corsa prima di salire sul tuk-tuk e non fatevi problemi a contrattare; ovviamente il prezzo si abbassa se riuscite a trovare altre persone con cui dividere il viaggio. In alternativa, potete affidarvi ai piccoli gite turistici organizzate dagli alberghi o dalle agenzie di viaggio locali. Solitamente si trattano di piccoli autobus turistici che raccolgono i turisti dai propri alberghi e li portano alle più importanti attrazioni. I viaggi sono ben organizzati e puntuali (per essere in Laos) e hanno cifre più che ragionevoli e comparabili a quelle di un tuk-tuk.
Altra possibilità è affittare dei motorini (se avete la patente internazionale e tanto pelo sullo stomaco) o delle tranquillissime bici. Certo bisogna comunque trovare il coraggio di andare per strada e non è sempre facilissimo soprattutto se vi trovate in una città abbastanza caotica come Vientiane. Mi raccomando: MAI andare in bici sulle strisce pedonali o rischierete di prendere una multa da uno zelante poliziotto. Lo stesso zelante poliziotto che però chiude un occhio sui motorini che viaggiano sul marciapiede! Attenzione in Laos gli scam sono ad ogni angolo e anche da chi meno ve lo aspettate!
Itinerari consigliati
Itinerario da 7 giorni:
- Luang Prabang (numero (1) sulla mappa), Vang Vieng(2), Vientianie (3) o viceversa a seconda delle connessioni aeree
Consigliamo di inserire il Laos all’interno di un viaggio più lungo che magari comprenda la Thailandia del Nord o il Vietnam
Must do in Laos
- Bere una Birra Lao sulle rive del Mekong o un milkshake sdraiati sulla palafitta dell’Utopia sul Nham Kham
- Visitare un mercato locale rigorosamente all’alba, o un mercato turistico alla sera

LUANG PRABANG
Luang Prabang è un piccolo gioiellino, non a caso è patrimonio mondiale dell’UNESCO. È la meta perfetta per iniziare il vostro viaggio pieni di entusiasmo, anche se forse fissa l’asticella delle aspettative un po’ troppo in alto per le prossime mete di questo itinerario. In Laos non c’è altro posto come Luang Prabang dove potersi immergere nelle tradizioni e nell’architettura della religione buddista. Tra i più di trenta templi, consigliamo Wat Xieng Thong (entrata 20,000 kip equivalenti a circa 2 euro) il più storico e famoso di Luang Prabang. Tenete a mente che e’ vietato visitare qualunque tempio in pantaloncini corti e canottiera, quindi consigliamo di indossare una maglietta a mezze maniche e di portarsi un lungo pareo da avvolgere in vita per coprire le gambe.
Una mattina vale la pena svegliarsi all’alba e assistere alla rituale processione dei monaci lungo le strade di Luang Prabang per raccogliere le offerte di cibo dagli abitanti inginocchiati sui marciapiedi. È una tradizione molto emozionante e a cui il turista dovrebbe partecipare con rispetto, limitando il numero delle foto e tenendosi a dovuta distanza. Finita la processione tutto il paese si riversa al mercato ad allestire i banchi costituiti da un piccolo telo bianco steso per terra con la poca roba sistemata in perfetto ordine. Fate bene attenzione alla particolarità del cibo in vendita, troverete molto interessanti i tipi di animali che si possono comprare (e mangiare!).
Altra imperdibile meta durante il vostro girovagare in Luang Prabang è il monte Phousi (20,000 kip). Potrete “scalare” comodamente i suoi 100 metri di altezza con soli 355 scalini ed una volta arrivati sulla cima potrete ammirare uno stupendo tramonto sul Mekong. Per quanto possa sembrare romantico non sarete mai soli ma circondati da droni ronzanti e altre centinaia di persone in attesa di farsi fare una foto da postare su Instagram.
Se vi siete stufati dell’architettura misto Buddista-Francese di Luang Prabang potete fare un paio di gite nei suoi dintorni, cominciando dal distretto Chomphet esattamente al di là del fiume Mekong. Le attività da fare sono una passeggiata lungo il Mekong, attraversando quelli che sembrano dei piccoli villaggi di campagna, e visitare altri templi per circa 10,000 kip l’uno (consigliamo Wat Chomphet e Wat Xieng Mene che dopo una lunga scalinata offre una bellissima vista dall’alto di Luang Prabang dall’altra parte del Mekong).
Di sicuro la parte più emozionante di questa gita è attraversare il Mekong a bordo di una piccola chiatta (5,000 kip senza bici o moto) che traghetta gli abitanti con le loro decine di moto e tuk-tuk. Decisamente più economico di una di quelle turistiche crociere sul Mekong che vendono nelle agenzie di viaggio!
La visita del distretto di Luang Prabang non può essere completa senza una gita alle cascate di Kuang Si raggiungibili in tuk-tuk (50,000 kip viaggio andata e ritorno e 20,000 kip per l’entrata). Ovviamente è possibile fare il bagno nelle acque turchesi delle cascate (ci sono anche comodi spogliatoi sparsi lungo il percorso) e se percorrete gli scalini oltre il ponte in legno arriverete a delle piccole piscine naturali meno affollate dai turisti dove potrete lanciarvi in acqua da una lunga altalena.

VANG VIENG
Arrivati a Vang Vieng vi trovate nella pura campagna laotiana, niente di più niente di meno. Una strada, qualche traversa, un piccolo mercato serale e tanta desolazione. Quella che era forse vista un tempo come una semplice fermata dell’autobus è diventata meta di un turismo molto giovane in cerca di una qualsiasi scusa per fare festa. Una delle attrazioni più famose di Vang Vieng è il tubing, ubriacarsi “a bordo” di un pneumatico sul fiume, e mi sembra che questo dica tutto!
Nonostante tutto Vang Vieng offre comunque dei paesaggi sensazionali e molto diversi da qualsiasi cosa possiate vedere a Luang Prabang o a Vientiane. Basta attraversare un ponte (a pagamento anche se per una cifra irrisoria) per trovarsi immersi nelle vaste risaie verde acceso circondate da ripide montagne. Il monte Pha Ngeun è comodamente raggiungibile a piedi (40 minuti), in bici o in motorino e con la modica cifra di 10,000 kip è possibile accedere al sentiero che vi porterà sulla vetta più alta. La salita è dura! Il sudore è tanto! Ma la vista vi ripagherà di tutti gli sforzi!

VIENTIANE
Dopo i bellissimi edifici di Luang Prabang e le risaie di Vang Vieng, è difficile per Vientiane reggere il confronto. È la capitale del Laos e come tale tende ad essere più caotica e urbanizzata del resto del paese. Girare a piedi o in bici per la città può essere faticoso quindi è consigliabile prendere gli autobus con i quali potrete visitare comodamente ogni attrazione turistica e recarvi in aeroporto. Monumenti storici da visitare sono l’arco Patuxai e la stupa dorata Pha That Luang (5,000 kip). Interessante e poco conosciuto e’ anche il piccolo museo gratuito sugli ordigni inesplosi (COPE Visitor Centre), lanciati tra il 1964 e il 1973 che mietono vittime ancora oggi.





